![D3](https://www.economia-del-bene-comune.it/wp-content/uploads/2022/11/D3-e1669753901599.png)
La matrice del Bene Comune in pratiche d’impresa:
d3 impatto ambientale dell’utilizzo e del fine vita di prodotti e servizi
Il quindicesimo tema della matrice, indicato con D3, riguarda l’impatto ambientale dell’utilizzo e del fine vita di prodotti e servizi.
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Perchè occuparsi di impatto ambientale dell’utilizzo e del fine vita di prodotti e servizi?
L’utilizzo e il fine vita di prodotti e servizi impattano spesso sull’ambiente. Proprio per questo occorre intervenire in modo da favorire il riutilizzo del prodotto o servizio da parte di clienti o consumatori finali (consumo energetico, emissioni, … ), il riciclo del prodotto e il suo smaltimento.
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Ma cosa fa un’impresa EBC rispetto alle altre sul tema D3?
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Fornisce informazioni sull’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita di prodotti e servizi, inclusi l’uso e il fine vita;
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Si adopera per conoscere con precisione e ridurre al minimo l’impatto ambientale causato dall’utilizzo e dallo smaltimento dei propri prodotti;
- Offre prodotti e servizi con impatto ambientale derivante dall’utilizzo e dallo smaltimento inferiore rispetto alle alternative esistenti;
- Si occupa di informare e influenzare i propri clienti in merito alle modalità di utilizzo e di smaltimento dei propri prodotti;
- Suggerisce ai clienti l’adozione di un atteggiamento critico e consapevole nei confronti dei propri prodotti e servizi.
![D3](https://www.economia-del-bene-comune.it/wp-content/uploads/2022/11/D3-1-e1669753379636.png)
Nel dettaglio questo tema è ulteriormente articolato in 3 aspetti:
- D3.1: Rapporto costi/benefici ambientali di prodotti e servizi
- D3.2: Utilizzo moderato di prodotti e servizi
- D3.3: Aspetto negativo legato all’accettazione intenzionale di un impatto ambientale eccessivo
Alcune buone pratiche in relazione a questo quindicesimo tema: Macrolibrarsi di Golden Books srl e Cooperativa Sociale Centro Papa Giovanni XXIII.
![macrolibrarsi](https://www.economia-del-bene-comune.it/wp-content/uploads/2022/11/macrolibrarsi.png)
Il tema D3 è ben rappresentato dall’organizzazione Macrolibrarsi di Golden Books srl, una realtà fondata nel 1987 e che abbiamo già incontrato nel tema C3 della matrice.
Per favorire la riduzione degli impatti ecologici e promuovere il riutilizzo, riciclo e la circolarità di prodotti e servizi l’organizzazione:
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utilizza sacchetti di stoffa per frutta e verdura oppure carta per attaccare le etichette e lasciare sacchetto in amido di mais intonso;
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vende materie prime e promuove la partecipazione a corsi di autoproduzione per incentivare riflessioni sugli stili di vita e sull’autosufficienza;
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investe in prodotti sfusi;
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non vende acqua in bottiglie di plastica (solo vuoto a rendere o riempimento in casetta dell’acqua).
![cpg](https://www.economia-del-bene-comune.it/wp-content/uploads/2022/11/cpg-e1669756717641.png)
Seguendo l’esempio di Macrolibrarsi di Golden Books srl, la Cooperativa Sociale Centro Papa Giovanni XXIII sta cercando di migliorare la propria filiera in riferimento alla riduzione degli impatti ecologici e promuovere il riutilizzo, riciclo e la circolarità di prodotti e servizi.
Nel concreto la Cooperativa Sociale Centro Papa Giovanni XXIII ha deciso:
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di promuovere la riduzione di scarti di plastica e carta;
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di sostituire i bicchieri di plastica con bicchieri compostabili;
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di utilizzare packaging per l’asporto ecosostenibile.
La riduzione degli impatti ambientali oggigiorno, soprattutto alla luce dell’Agenda 2030 dell’ONU, appare una delle sfide fondamentali da affrontare per favorire la circolarità e il riciclo di prodotti e servizi.
ALCUNE DOMANDE PER RIFLETTERE SU QUESTO TEMA…
Per promuovere la riduzione degli impatti ambientali di prodotti e servizi un’organizzazione può domandarsi:
- In quale misura l’impresa conosce l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo e dallo smaltimento dei propri prodotti e servizi?
- Qual è l’impatto ambientale dei prodotti e servizi in termini assoluti e in rapporto a soluzioni alternative con benefici simili?
- Quali strategie e misure l’impresa adotta per ridurre l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo e dallo smaltimento dei propri prodotti e servizi?
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In che modo l’impresa tiene conto, nel suo modello di business, della riduzione dell’impatto ambientale derivante dall’utilizzo e dallo smaltimento dei propri prodotti e servizi?
- In che misura il principio della sufficienza, ovvero un utilizzo moderato e critico dei propri prodotti e servizi da parte dei clienti/utenti, è presente nel modello di creazione del valore?
- In che misura l’impresa affronta il tema della sufficienza, ovvero di un utilizzo moderato e critico dei prodotti e servizi?
- Con quali strategie e misure l’impresa promuove il consumo moderato e critico e l’utilizzo orientato alla sufficienza dei suoi prodotti e servizi?
- Quali prodotti e servizi sono sviluppati specificatamente per promuovere il principio della sufficienza e dell’utilizzo moderato?
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In quale misura la comunicazione dell’impresa con clienti e consumatori punta a promuovere un utilizzo moderato del prodotto o del servizio?
Per ridurre i rischi di impatto negativo un’organizzazione può domandarsi:
- In quali settori l’impresa promuove o accetta consapevolmente un consumo eccessivo dei propri prodotti e servizi tramite prezzi sottocosto, sistemi di incentivi, obsolescenza programmata ecc.?
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Quali prodotti e servizi rischiano di portare a superare i limiti del pianeta se utilizzati anche solo una o un ridotto numero di volte per ogni persona sul pianeta o se sono mantenuti o accresciuti i livelli d’uso corrente?
Il percorso del Bilancio del Bene Comune è trasformativo e aiuta tutta l’organizzazione a evolvere.
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