La matrice del Bene Comune in pratiche d’impresa:
c2 welfare aziendale, retribuzione e organizzazione del lavoro
Il decimo tema della matrice, indicato con C2, riguarda il welfare aziendale, la retribuzione e l’organizzazione del lavoro.
Perchè occuparsi di welfare aziendale, retribuzione ed organizzazione del lavoro?
La modalità con cui le risorse sono allocate tra i lavoratori hanno un impatto significativo sulla motivazione, il senso di sicurezza e il benessere degli stessi lavoratori. Proprio per questo bisogna andare a sottoscrivere dei contratti di lavoro che tengano conto sia delle aspettative del singolo lavoratore sia delle aspettative dell’organizzazione in termini di efficienza e di efficacia.
Ma cosa fa un’impresa EBC rispetto alle altre sul tema C2?
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Migliora costantemente le condizioni di lavoro disciplinate contrattualmente;
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Consente un elevato livello di personalizzazione nella strutturazione del contratto;
- Discute apertamente le basi delle condizioni di lavoro con tutti i lavoratori;
- È caratterizzata da lavoratori con ampia autonomia decisionale.
Nel dettaglio questo tema è ulteriormente articolato in 4 aspetti:
- C2.1: Strutturazione della retribuzione
- C2.2: Organizzazione dell’orario di lavoro
- C2.3: Organizzazione del rapporto di lavoro e conciliazione vita-lavoro
- C2.4: Aspetto negativo legato ai contratti di lavoro ingiusti
Alcune buone pratiche in relazione a questo decimo tema: Biocaseificio Tomasoni f.lli e Società Mutua Piemonte.
Con riferimento al tema C2, un’organizzazione che si è contraddistinta fra tutte è il Biocaseificio Tomasoni f.lli.
In merito al welfare aziendale, alla retribuzione e all’organizzazione del lavoro il Caseificio:
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ha elaborato un questionario per i propri dipendenti in modo da conoscere il loro grado di soddisfazione;
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pensa ad una migliore gestione degli orari di lavoro, che ad ora è uno dei punti problematici legati all’attività d’impresa.
Seguendo l’esempio del Biocaseificio Tomasoni f.lli, la Società Mutua Piemonte sta cercando di migliorare la propria filiera in riferimento alla solidarietà e la giustizia sociale nella filiera.
Nel concreto la Società Mutua Piemonte ha deciso:
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di prevedere un fringe benefits a fine anno e un fondo sanitario per le dipendenti;;
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di porre attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro consentendo l’autorganizzazione del lavoro.
Il welfare aziendale, la retribuzione e l’organizzazione del lavoro deve essere promossa per migliorare il clima organizzativo e avere dipendenti più felici.
ALCUNE DOMANDE PER RIFLETTERE SU QUESTO TEMA…
In merito a welfare aziendale, retribuzione e organizzazione del lavoro un’organizzazione può domandarsi:
- Come viene retribuito il lavoro e quanto sono trasparenti le relative condizioni?
- In che modo l’impresa garantisce una retribuzione minima contrattuale a tutti i lavoratori in grado di assicurare un livello di vita libero e dignitoso?
- In che modo i lavoratori possono partecipare alla co-determinazione della retribuzione?
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Come l’organizzazione registra le ore di lavoro e come ne distribuisce il carico?
- Che ruolo hanno e quanto incidono gli straordinari nell’ambito dell’organizzazione?
- Come si possono ampliare le possibilità di partecipazione dei lavoratori alla vita sociale?
- È possibile, all’interno dell’organizzazione, determinare l’orario di lavoro in maniera auto-organizzata?
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Quali modelli di lavoro sono proposti all’interno dell’organizzazione?
- Quali misure esistono all’interno dell’organizzazione per garantire una conciliazione vita-lavoro?
Per ridurre i rischi di impatto negativo un’organizzazione può domandarsi:
- Se l’organizzazione non garantisce a tutti i lavoratori una “retribuzione dignitosa sufficiente per vivere”, qual è il motivo?
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Quanto peso hanno le ore lavorate dal lavoratore nel determinare il suo avanzamento di carriera o nel valutare il suo impegno sul lavoro?
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Qual è la retribuzione minima/dignitosa anche per gli assistenti e per i lavoratori in formazione (per esempio studenti in tirocinio, apprendisti, stagisti, studenti lavoratori)?
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Quali sono le possibili ripercussioni sui lavoratori associate all’impiego di personale a tempo determinato (ad esempio, lavoratori stagionali) e quali condizioni potrebbero compensare tali possibili impatti? Quali sono le motivazioni della scelta di questa tipologia di contratto?
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Qual è la giusta durata del contratto nell’interesse sia dell’organizzazione sia dei suoi lavoratori?
Il percorso del Bilancio del Bene Comune è trasformativo e aiuta tutta l’organizzazione a evolvere.
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