La matrice del Bene Comune in pratiche d’impresa:
A2 SOLIDARIETà E GIUSTIZIA SOCIALE LUNGO LA FILIERA
Il secondo tema della matrice, indicato con A2, riguarda la solidarietà e la giustizia sociale nella filiera.
Perchè occuparsi di solidarietà e giustizia sociale lungo la filiera?
L’attuale modello economico si basa sulla massimizzazione del potere di mercato e ciò porta talvolta a rapporti commerciali e di lavoro basati sullo sfruttamento. Le organizzazioni dovrebbero invece agire in modo equo e solidale nei rapporti con tutti i loro stakeholders.
Ma cosa fa un’impresa EBC rispetto alle altre sul tema A2?
- Promuove e garantisce rapporti commerciali equi e solidali nei confronti dei suoi fornitori diretti;
- Coopera alla solidarietà ed alla giustizia sociale lungo tutta la filiera e collabora allo sviluppo di politiche di acquisto più sostenibili ed attente.
Nel dettaglio questo tema è ulteriormente articolato in 3 aspetti:
- A2.1: Relazioni commerciali eque nei confronti dei fornitori diretti
-
A2.2: Influenza positiva su solidarietà, equità e giustizia sociale lungo l’intera filiera
- A2.3: Abuso del potere di mercato nei confronti dei fornitori
Alcune buone pratiche in relazione a questo secondo tema: Cooperativa IRIS e Biocaseificio Tomasoni f.lli.
In questo tema si è distinta fra la Cooperativa IRIS, nata alla fine degli anni ’70 da un gruppo di giovani che ha deciso di dedicare la propria attività alla preservazione della fertilità della terra. Tra i capisaldi statutari della Cooperativa ci sono: la produzione di lavoro, in particolare femminile, il rapporto diretto con il consumatore e la promozione della proprietà collettiva. Per favorire la solidarietà e la giustizia sociale lungo la filiera la Cooperativa cerca di:
-
fissare un prezzo di acquisto dignitoso concordato tra le parti;
-
conferire riconoscimenti di premialitá legate alla qualità dei grani conferiti;
- acquistare mezzi per la produzione per conto del fornitore.
Seguendo l’esempio della Cooperativa IRIS il Biocaseificio Tomasoni f.lli sta cercando di migliorare la propria filiera in riferimento alla solidarietà e la giustizia sociale.
Nel concreto il Biocaseificio Tomasoni f.lli ha deciso di:
- pagare a 30 giorni i propri fornitori quale espressione di un’azione di pratiche commerciali eque e giuste;
-
accogliere la richiesta di aumento del prezzo del latte.
La strada verso una realtà organizzativa che promuova la solidarietà e la giustizia sociale lungo la filiera appare dunque possibile, anzi è un obiettivo a cui tendere e verso cui orientare le scelte della propria impresa.
ALCUNE DOMANDE PER RIFLETTERE SU QUESTO TEMA…
Per favorire la solidarietà e la giustizia sociale nella filiera un’organizzazione può domandarsi:
- Quali azioni sono state intraprese per imporre pratiche commerciali eque e giuste con i propri fornitori diretti?
- Quanto sono soddisfatti i fornitori delle condizioni di prezzo, pagamento e consegna concordate?
- Con quali misure l’impresa contribuisce ad allocare secondo una proporzione equa la creazione di valore tra i fornitori?
- Quali strategie segue l’impresa per garantire un comportamento reciprocamente equo e solidale di tutte le parti coinvolte?
- Quali misure ha attuato l’impresa per richiedere e promuovere un trattamento equo e solidale lungo l’intera filiera?
- In che modo l’organizzazione individua e sanziona eventuali rischi e criticità?
Il percorso del Bilancio del Bene Comune è trasformativo e aiuta tutta l’organizzazione a evolvere.
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